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Ilisso è una casa editrice che dal 1985 pubblica volumi di arte, archeologia, linguistica, e cultura materiale, artigianato e design, storia, fotografia e narrativa e realizza mostre d’arte per documentare e raccontare la storia e la cultura di Sardegna tra tradizione e contemporaneità.


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Max Leopold Wagner – Fotografie della Sardegna di un linguista antropologo
Categoria: Mostre News

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Il nuovo volume fotografico appena edito:
MAX LEOPOLD WAGNER
Fotografie della Sardegna di un linguista antropologo

Questa esposizione – che più in generale vuole essere un omaggio all’incommensurabile impegno di Max Leopold Wagner verso la Sardegna – individua quattro temi narrativi all’interno di un più vasto corpus documentale:
La donna sarda e il lavoro
L’uomo sardo e il lavoro
Vita quotidiana in Sardegna
Villaggi e città della Sardegna
Vi sono presentate oltre 80 fotografie raffiguranti la vita in alcune località nelle quali il linguista antropologo si è maggiormente soffermato; da lui definite come “punti”, le più emblematiche e rappresentative del mondo agro-pastorale sardo.
Le immagini sottolineano il suo modo totale di accostarsi alle comunità, compiutosi assecondando dapprima istintivamente una personale inclinazione poi diventata metodo scientifico («un occhio ai libri, due alla vita», J.W. Goethe): immergersi il più a lungo possibile nel sociale più primitivo, fra la gente che non avesse «un certo grado d’istruzione», intercettando nel linguaggio la «struttura sintattica della frase», sentendo con essa il pensiero, arrivando quindi in profondità ai caratteri coi quali entrava in contatto. Dunque non volle essere mero compilatore di «una lista di parole» ma conoscitore dall’interno della cultura che andava esaminando.
Spostandosi a cavallo o in bicicletta – soggiornò praticamente sull’intero territorio regionale in ripetuti viaggi dal 1905 al 1927 –, Wagner ebbe a ribaltare tanti luoghi comuni intorno ai sardi, comprendendo e descrivendo gli isolani con tale acutezza (padroneggiava il dialetto cagliaritano ma anche gli altri, e si rivolgeva alle persone nel loro stesso linguaggio) da sentirsene parte.
Usò una camera 9 x 12 ma, quantunque si sia avvalso del cavalletto, le sue fotografie sono spesso sfocate e appaiono difformi per qualità se guardate nell’intero corpus. La connotazione tecnico formale in Wagner non è scevra da una certa trascuratezza o imperizia tecnica, cui sono da imputare i numerosi difetti delle immagini, ossia sfocatura, sovra e sottoesposizioni, mossi, impronte digitali sulle emulsioni, graffi e abrasioni dei negativi, non sempre dovuti a una scorretta conservazione. Sembrerebbe quasi che lo studioso, nell’indiscutibile serietà del suo impegno scientifico, dichiari uno scarso interesse per la parte tecnica dell’operazione fotografica.

Max Leopold Wagner visiterà e studierà numerose località della Sardegna, per molte delle quali non ci sono rimaste documentazioni fotografiche. Questa mostra, anche rispetto al catalogo, riporta una selezione delle immagini che Wagner dedicò anche ai centri urbani, posto che si evince sia dagli scritti, sia dalla casistica degli scatti, come l’autore avesse una primaria predilezione per i villaggi rurali piuttosto che per le città quali Sassari e Cagliari, le cui dinamiche, condizionate da sempre dalla maggiore frequenza degli scambi con l’esterno, sono stati di minore interesse per il glottologo antropologo.
Esisteva probabilmente una tipologia di approccio fotografico documentale da parte del tedesco, arrivata a noi frammentata e con vistosi ammanchi, prassi per di più non dichiarata ma solo intuibile. Il primo livello era quello più ampio possibile: il villaggio veniva fotografato da lontano nel suo insieme, immerso nel paesaggio; successivamente l’immagine si ravvicinava sempre più e, laddove possibile, entrava nelle strade e cercava, passo più difficile, di varcare la soglia delle abitazioni, posandosi infine sugli abitanti e le loro svariate strumentazioni.
Wagner non ha negato la sua predilezione per il linguaggio “armonioso” del Nuorese e delle Barbagie, riconoscendo che Bitti, «paese noto per il suo dialetto», «senza dubbio il più arcaico, nei suoni il più conservativo», «ha mantenuto inalterate molte parole latine con il valore fonetico dell’antico latino volgare ». Nuoro – «7000 abitanti, ha un piccolo presidio militare, un ginnasio, un istituto magistrale ed è sede vescovile e di una viceprefettura» – ha edifici «per lo più di aspetto cittadino e il corso, ricoperto di lastre levigate», si presentava nel suo genere come «il più bello in Sardegna».

La Ilisso celebra la figura del noto linguista Max Leopold Wagner.

Per tutta la durata della mostra a lui dedicata e allestita presso l’Istituto Superiore Etnografico di Nuoro, promozioni esclusive su una selezione di libri:

 DES Dizionario Etimologico Sardo, Max Leopold Wagner a soli 91 euro anziché 130
– Vocabolaro Italiano-Sardo, Giovanni Spano a soli 15 euro anziché 24,90 
– Vocabolaro Sardu-Italianu, Giovanni Spano a soli 15 euro anziché 24,90 
– Vocabolario Sardo Logudorese Italiano, Pietro Casu a soli 70 euro anziché 100 
– Nou dizionariu universali Sardu-Italianu, Vincenzo Raimondo Porru a soli 24 euro anziché 33 
– Proverbi sardi, Giovanni Spano a soli 5 euro anziché 7 
– Immagini di viaggio dalla Sardegna, Max Leopold Wagner a soli 8,80 euro anziché 11 
– La lingua sarda, Max Leopold Wagner a soli 8,80 euro anziché 11 
– La vita rustica, Max leopold Wagner a soli 8,80 euro anziché 11 
– Dai bressaglieri alla fantaria, Ines Loi Corvetto a soli 14 euro anziché 20
– La formazione delle parole in sardo, Immacolata Pinto a soli 17 euro anziché 25 
– Crestomazia sarda dei primi secoli, Eduardo Blasco Ferrer  a soli 36 euro anziché 52 
– Latino epigrafico della Sardegna, Giovanni Lupinu a soli 13 euro anziché 19 
– Studi sul sardo medioevale, Giulio Paulis a soli 17 euro anziché 25 
– Studi sul lessico sardo, Max Leopold Wagner a soli 8,80 euro anziché 11 
– La fotografia in Sardegna. Lo sguardo esterno 1854-1939 a soli 62 euro anziché 89 

Offerta valida fino al 30 settembre 2018