OTTONE BACAREDDA nasce a Cagliari il 20 dicembre del 1848. Conseguita la laurea in Giurisprudenza nel 1871, segue la famiglia a Firenze prima e a Genova poi, dove rimane sino al 1875, anno in cui fa definitivo ritorno in Sardegna. Durante la parentesi peninsulare, e a seguito di questa, affina la vena giornalistica già in precedenza espressa in numerosi contributi su periodici locali. Nel 1883 ottiene, all’Università di Cagliari, la cattedra di Diritto, mantenuta poi fino alla morte. Nel 1884 inizia l’attività politica che lo impegna per più di trent’anni. Molteplice è la produzione letteraria: novelle, saggi, romanzi, commedie, poesie. Tra le opere più importanti, la raccolta Bozzetti sardi (1881) e il romanzo Casa Corniola (1884), ampia rielaborazione del precedente Roccaspinosa, pubblicato a Genova nel 1874. Muore a Cagliari il 26 dicembre del 1921.
Archivio dell'autore: ilisso
Anna Maria Sanna
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Gianni Rodari
GIANNI RODARI (Omegna 1920-Roma1980) è stato un pedagogista, scrittore e gionalista, specializzato in libri per ragazzi e tradotto di varie lingue. Si è diplomato alla scuola magistrale e ha insegnato per alcuni anni prima della guerra. Nel 1944 si è avvicinato alla Resistenza lombarda e al PCI. Dall’anno successivo inizia la sua carriera gionalistica e si trasferisce a Roma, dove dirige il giornale per ragazzi “Pioniere”. Nel 1953 ha fondato “Avanguardia” e collaborato con “L’Unità”. È stato inviato speciale e collaboratore della RAI e BBC, ed autore del programma per l’infanzia Giocagiò. Alla fine degli anni ’60 ha assunto la direzione del “Giornale dei genitori” e nel 1970 è ha vinto il Premio Hans Christian Andersen. Il suo capolavoro pedagico è stato Grammatica della Fantasia; introduzione all’arte di inventare storie (1973). È stato uno scrittore originale e fantasioso che ha contribuito a rinnovare profondamente la letteratura per ragazzi. La Ilisso ha pubblicato una sua interessante prefazione al volume Le bacchette di Lula.
Marco Maulu
MARCO MAULU è ricercatore di Filologia romanza presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari. Si è laureato a Cagliari, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari con una tesi sull’edizione critica del romanzo antico francese Atre périlleux. Nel 2006 ha ottenuto un dottorato di ricerca dedicandosi allo studio del manoscritto escorialense, muovendosi tra Madrid, Barcellona e Parigi. Nel 2007 ha svolto un post-doc e dal 2010 è titolare di assegno di ricerca. Attualmente si occupa del romanzo cavalleresco toscano e di epica francese. Collabora con diverse riviste, fra le quali “Romania”, “Lessico Etimologico Italiano” e con il Centro di Studi filologici sardi e con la Société internationale Renardienne.
Clara Gallini
CLARA GALLINI è professore ordinario di Etnologia all’Università di Roma “La Sapienza”. Studiosa della cultura popolare italiana e autrice di diversi libri, fra i quali: I rituali dell’“argia” (1967), Il consumo del sacro. Feste lunghe di Sardegna (1971), Dono e malocchio (1973), La Sonnambula meravigliosa (1983), Il miracolo e la sua prova. Un etnologo a Lourdes (1988). Ha curato diverse pubblicazioni postume di Ernesto De Martino, tra le quali La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali (1977), I viaggi nel Sud di Ernesto De Martino (1999) con Francesco Faeta e, da ultimo, il volume collettivo Patrie elettive. I segni dell’appartenenza (2003).
Duilio Caocci
DUILIO CAOCCI ricercatore di italianistica, si è laureato in Lettere presso l’Università di Cagliari nel 1998 e nel 2004 ha ottenuto il dottorato di ricerca in Letterature comparate. Dal gennaio 1999 fa parte del Gruppo di studi Hebertus che ha il fine di realizzare una edizione critica del Liber miracolorum, una raccolta di exempla, miracula e visiones. Tra il 2000 e il 2001 ha svolto a Parigi delle ricerche sui rapporti tra la critica delle varianti di tradizione italiana e la critique génétique francese. È stato inoltre docente di ruolo di Italiano e Latino al liceo e professore a contratto di Filologia romanza presso l’Università di Sassari e attualmente insegna Letteratura sarda e letterature regionali a Cagliari. Dal 2001 è vicedirettore della rivista “Portales” dell’Università di Cagliari.
Gaspare Barbiellini Amidei
GASPARE BARBIELLINI AMIDEI ordinario di Sociologia della Conoscenza, editorialista del Corriere della Sera di cui è stato vicedirettore vicario. Ha anche diretto il quotidiano Il Tempo. Ha preso il Premio Estense con Carovana di carta (1979). Tra gli altri libri ha scritto: Il minusvalore (1971); La riscoperta di Dio (1975); Il potere (1988); Perché credere (1991); Le domande di tutti (2002).
Giulio Angioni
GIULIO ANGIONI (Guasila 1939) antropologo e romanziere, è stato dal 1981 professore di Antropologia culturale, nonché direttore dell’Istituto di Discipline socio-antropologiche, presso l’Università degli studi di Cagliari. Dal 1992 presiede la Societé des Europeanistes con sede a Bruxelles e dirige la rivista internazionale “Europaea”. Ha vinto il Premio Giuseppe Dessì nel 2005, il Premio Internazionale Mondello nel 2006 e, nello stesso anno, il Premio Corrado Alvaro. Insieme a Sardonica, uscito in prima edizione nel 1984, ricordiamo tra le sue opere di narrativa: L’oro di Fraus (1988), Una ignota compagnia (1992), Millant’anni (2002), Assandira (2004), Alba dei giorni bui (2005), Le fiamme di Toledo (2006), La pelle intera (2007) e A fogu aintru (2008), quest’ultimo riedito dalla Ilisso, per la quale ha curato anche diversi volumi.
Angelo Carta
ANGELO CARTA nasce il 17 novembre 1946 a Dorgali. Nel 1968 si trasferisce a Roma, dove per circa un anno svolge diverse occupazioni occasionali e poco qualificanti. Nel 1969, a Torino – intorno al 1970 entra alla FIAT –, riprende gli studi che lo condurranno al diploma di Perito elettronico industriale e quindi alla laurea in Matematica. Le difficoltà di una carriera fortemente e faticosamente voluta per migliorare la propria qualità di vita e l’intensità delle molteplici esperienze comporteranno per Carta «un’indigestione di vita vissuta» che si sublimerà in Anzelinu. Vive e lavora a Dorgali.
Sandro Maxia
SANDRO MAXIA è stato ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea nell’Università di Cagliari dal 1973, dove ha anche insegnato per diversi anni Letteratura comparata. È membro del gruppo di ricerca CNR per lo studio della lingua poetica italiana contemporanea, e delle redazioni delle riviste letterarie “Moderna” e della “Modernità letteraria”. Nel 1965 scive la monografia su Italo Svevo, alla quale seguono negli anni successivi gli studi su Federigo Tozzi, sulla prosa di D’Annunzio, la letteratura fantastica nel Novecento, il Futurismo, gli scrittori della Ronda, Bontempelli, il Novecentismo, gli scrittori di Solaria e il romanzo del pieno Novecento. Ha dedicato inoltre diversi saggi alla poesia di Eugenio Montale.