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DANTE DELLA TERZA (Sant’Angelo dei Lombardi 1924) laureatosi in Lettere presso l’Università di Pisa, si è perferzionato a Zurigo e ha insegnato per un certo periodo in Francia come assitente di italiano. Dopo un breve periodo di insegnamento ad Urbino e a Los Angeles, dal 1962 al 1993 insegna presso la Harvard University, e successivamente presso l’Università Federico II di Napoli. I suoi studi più importanti si concentrano sulla figura di Dante Alighieri, Torquato Tasso, sul Rinascimento, e la cultura e critica letteraria dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un altro filone seguito dallo studioso è stato quella della rivisitazione della storia degli intellettuali europei negli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale. Su questo tema nel 2001 è uscito in seconda edizione uno dei suoi volumi più conosciuti Da Vienna a Baltimora. La diaspora degli intellettuali europei negli Stati Uniti d’America. Ha infine contribuito alla Letteratura italiana della Einaudi e a quella della Rizzoli-Motta.
LUCIO ARTIZZU (Cagliari 1930) dopo la laurea in Lettere e Filosofia, entra a far parte della redazione de “Il quotidiano sardo”, del quale diventa poi il responsabile dell’ufficio stampa della Regione Sardegna. Fonda il “Messaggero Sardo”, che si occupa prevalentemente dell’emigrazione sarda. A seguito di un periodo dedicato alla politica sarda, decide di ritirarsi a vita privata e dedicarsi alla stesura di saggi di grande interesse, fra i quali Il dizionario di Cagliari, traduzioni di opere straniere sulla Sardegna e la cura di diversi volumi, tra i quali L’isola di Sardegna di J. W. Tyndale e La Sardegna e i Sardi, entrambi editi dalla Ilisso.
GIOVANNI LUPINU (Sassari 1967) dopo la laurea in Lettere conseguita nel 1990 e due anni di dottorato di ricerca in Filologia latino-italica a partire dal 1992 diviene professore di ruolo di latino e italiano nei licei e dal 1994 ricercatore di Glottologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari, dove attualmente insegna. Tiene convegni e seminari in Italia e all’estero, in particolare sulla linguistica sarda e fa parte del collegio dei docenti del dottorato di ricerca “Il Mediterraneo in età classica: storie e culture”. Èvicedirettore del CREDES, socio del Centro di Studi Filologici Sardi e direttore della rivista Bollettino di studi sardi. Il professor Lupinu fa inoltre parte della Commissione tecnico-scientifica della Regione Sardegna che propone iniziative per la salvaguardia del sardo come lingua minoritaria, per la quale ha coordinato la ricerca sociolinguistica Le lingue dei sardi (2006).
MAURIZIO VIRDIS (Roma 1949) nel 1972 si laurea in Lettere all’Università di Cagliari, dove dal 1974 diventa assistente della cattedra di Linguistica sarda e successivamente, dal 1986, professore associato di Filologia francese e dal 1992 di Filologia romanza. Nella Linguistica sarda la sua ricerca si è concentrata per lo più sui problemi di descrizione storica e sincronica della fonetica e sintassi sarda e della poesia sarda moderna. Nel settore della letteratura francese medievale il professor Virdis ha concentrato l’attenzione sulle questioni concernenti il romanzo, in particolare nel suo aspetto metanarrativo e metatestuale, analizzando alcune opere di Jean Renart. In campo ecdotico è stato compiuto uno studio sulla tradizione manoscritta, sui rapporti genetici dei testimoni e sull’interpretazione di essi ai fini dell’edizione critica dell’Atre Périlleux. Ha infine collaborato alla cura di diversi saggi e romanzi.
ANDREA MULAS (La Maddalena 1950) etnoantropologo, si è laureato in Scienze politiche nel 1974 e in Lettere moderne, con indirizzo demo-etno-antropologico nel 1978. Nel 1987 ha conseguito il titolo di dottorato di ricerca in Etnoantropologia con la tesi L’ideologia della morte in Sardegna. Credenze e rituali funebri nella cultura popolare della Gallura. Tra i suoi lavori: L’enigma poetico: l’alburea gallurese (1987); Quando viene la memoria… Credenze e rituali funebri nella cultura popolare della Gallura (Sardegna) (1990); Una sottil virtù diabolica. Gli esseri fantastici che succhiano sangue nella cultura popolare della Sardegna (1992); La puntura della rimembranza. I luoghi, le parole e i riti della morte nella cultura tradizionale della Sardegna (1997). Per la Ilisso ha cuato il volume di Francesco De Rosa, Tradizioni popolari di Gallura. Usi e costumi edito nel 2003.
LEANDRO MUONI napoletano di nascita e sardo d’adozione, si è laureato in Lettere moderne e, successivamente, si è perfezionato in Storia dell’Arte. Insegna presso il liceo scientifico Pacinotti di Cagliari. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Prospettive di Sardegna attraverso la letteratura (1980), Un carosello storico ovvero il destino mascherato (1982), Musicisti (1985) e Poesie marine e karalitane (1989). Si è posizionato fra gli otto finalisti al Concorso nazionale di Poesia e Musica “Città di Como” e ha vinto il Premio di Poesia “Giovanni Corona”. È inoltre fra i fondatori dell’Associazione “Nuovi Scrittori Sardi”, di cui è stato presidente. Collabora alla pagina culturale del quotidiano “La nuova Sardegna” e con varie riviste di cultura regionali e nazionali.
REMO BODEI (Cagliari 1938) dopo la laurea e il perfezionamento all’università di Pisa ha proseguito i suoi studi presso a Tubinga, Friburgo e Heidelberg. A partire dal 1969 comincia il suo insegnamento universitario, prima a Pisa, poi a Cambridge e successivamente si sposta negli Stati Uniti. Dal 2006 insegna presso la UCLA di Los Angeles. I suoi interessi filosofici si sono concentrati inizialmente sulla filosofia classica tedesca, sull’idealismo, sulla cultura ed estetica del tardo ‘800 e successivamente sul pensiero utopistico e sulla filosofia politica contemporanea. I temi maggiormente trattati nei suoi ultimi lavori sono: la ricerca della felicità da parte del singolo, le attese collettive per una vita migliore, i vincoli politici e ideali che vincolano la nostra esistenza. Remo Bodei durante la sua lunga carriera ha pubblicato numerosissimi articoli, traduzioni ed edizioni di testi, volumi e saggi, aggiudicandosi diversi riconoscimenti tra cui nel 1992 il Premio Nazionale Letterario Pisa per la sezione saggistica e nel 2001 l’onorificenza di Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
BRUNO ROMBI (Calasetta 1931) vive da oltre 40 anni a Genova. Personaggio eccletico è al tempo stesso poeta, critico letterario, pubblicista e pittore. Ha partecipato a convegni letterari in molti paesi europei e le sue pubblicazioni sono state tradotte in diverse lingue. Si sono occupati della sua opera alcuni critici fra i quali Pino Boero, Franco Croce, Giorgio Barberi Squarotti, Giovanni Mameli. Inolte collabora con quotidiani e periodici ed ha curato per anni il supplemento letterario “Letture d’Oggi” del quotidiano genovese “II Lavoro” Recentemente è stata pubblicata una sua antologia di poesie, nel 2008, il romanzo Un donna di carbone, nel 2005 e una raccolta completa delle sue opere dal titolo Il viaggio della vita.
MARCO MAULU è ricercatore di Filologia romanza presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari. Si è laureato a Cagliari, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari con una tesi sull’edizione critica del romanzo antico francese Atre périlleux. Nel 2006 ha ottenuto un dottorato di ricerca dedicandosi allo studio del manoscritto escorialense, muovendosi tra Madrid, Barcellona e Parigi. Nel 2007 ha svolto un post-doc e dal 2010 è titolare di assegno di ricerca. Attualmente si occupa del romanzo cavalleresco toscano e di epica francese. Collabora con diverse riviste, fra le quali “Romania”, “Lessico Etimologico Italiano” e con il Centro di Studi filologici sardi e con la Société internationale Renardienne.