ANTONIO PIGLIARU (Orune 1922 – Sassari 1969) è stato uno fra gli intellettuali sardi del ‘900. Dopo aver ottenuto la laurea in Filosofia e aver insegnato nelle scuole, divenne professore ordinario di Dottrina dello Stato presso l’Università di Sassari e come pubblicista impegnato nella promozione di luoghi di incontro del dibattito politico e intellettuale in Sardegna. Tra le sue opere principali possiamo ricordare: La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico (1959); Il banditismo in Sardegna (1970) e La piazza e lo Stato (1961). Si dimostrò sempre un uomo esremamente attento all’organizzazione della cultura, rivolgendo i propri interessi soprattutto ai problemi della sua terra.
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Caterina Virdis Limentani
CATERINA VIRDIS LIMENTANI insegna Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Padova. Si è laureata con Corrado Maltese all’Università di Cagliari, dove è iniziata la sua carriera, e successivamente ha insegnato nell’ateneo patavino Storia dell’Arte Fiamminga e Olandese, Storia dell’Arte Contemporanea, Storia dell’Arte Moderna, Iconologia e iconografia, Comunicazione visiva.
La sua produzione si concentra prevalentemente sulla pittura e miniatura del Rinascimento europeo, con una predilezione per il Cinquecento. È inoltre specialista di indagini tecnologiche sui dipinti su tavola. Una parte delle sue pubblicazioni è dedicata all’estetica e alla produzione degli artisti del nostro tempo, in particolare i “classici” della pittura contemporanea. Dal 2002-2003 dirige presso la Facoltà di Lettere e Filosofia il Corso di Laurea in Cultura e Tecnologia della Moda, da lei stessa ideato. Ha istradato nella carriera storico-artistica numerosi allievi, alcuni dei quali hanno intrapreso le loro carriere presso importanti istituzioni museali e insegnano Storia dell’Arte Fiamminga e Olandese nelle Università di Padova e Urbino.
Pietro Sassu
PIETRO SASSU (Sassari 1939) si è formato musicalmente presso il Conservatorio di S. Ceclia dove ha ottenuto il diploma in corno. Ha proseguito poi gli studi in Composizione a Parma e Paleografia musicale a Cremona, completandoli in Sardegna, dove negli anni ’60 ha collaborato con Gavino Musio. Negli stessi anni ha suonato per orchestre importanti, tra le quali quella della RAI, e inaugurato a Sassari la sua pioneristica attività di etnomusicologo. È stato insegnante per molti anni, prima nelle scuole e successivamente all’Università di Udine e della Basilicata. La sua attività di studio è stata incessante e sarebbe arduo elencare tutte le sue campagne di ricerca. Tra queste spiccano quelle commissionate dalla Discoteca di Stato e dell’Ufficio Cultura del Mondo Popolare presso la Regione Lombardia. È stato inoltre organizzatore e curatore di rassegne concertistiche e autore di numerose pubblicazioni di grande interesse etnomusicologico e storico-etnografico. Per la Illisso si è occupato dell’introduzione del volume Sonos. Strumenti della musica popolare sarda (1994).
Nella Crestetto Oppo
NELLA CRESTETTO OPPO si è occupata di giocattoli, dei quali era grande collezionista e studiosa. La sua collezione privata è stata acquisita dal Museo del Giocattolo di Zagarolo, inaugurato a dieci anni dalla sua morte, nel 2005. Nel 1990 i suoi studi e la sua collezione di giocattoli storici, prevalentemente risalenti all’Otto e Novecento e provenienti da tutto il mondo, hanno trovato spazio in un prezioso volume edito dalla casa editrice Ilisso dal titolo C’era una volta una regina.
Cesare Musatti
CESARE MUSATTI (Dolo 1897 – Milano 1989) è stato uno dei fondatori della psicoanalisi italiana. Dopo aver parteciparo alla prima guerra mondiale, si laureò e iniziò a lavorare come assistente del Laboratorio di psicologia sperimentale dell’Università di Padova, di cui divenne il direttore nel 1928. Dopo aver diffuso in Italia la psicologia della Gestalt divenne il primo studioso di psicoanalisi. Insegnò prima nelle scuole e poi, dal 1947 Psicologia presso l’Università statale di Milano. Nel 1955 divenne direttore della “Rivista di Psicoanalisi” e nel 1976 curatore dell’edizione italiana delle Opere di Sigmund Freud per la casa editrice Bollati Boringhieri. Si dedicò inoltre alla letteratura, aggiudicandosi nel 1980 il Premio Viareggio.
Giovanni Columbu
GIOVANNI COLUMBU (Nuoro 1949) si è laureato in Architettura a Milano e, dopo gli studi, al suo ritorno a Cagliari, mal 1979 ha cominciato a lavorare come programmista regata per la RAI. A partire dal 1985 ha iniziato a produrre documentari, fra i quali possiamo ricordare Visos, selezionato al Prix Italia, Dialoghi trasversali e Villages e villages, con il quale ha vinto il Prix Europa nel 1999. Ha inoltre pubblicato dei volumi: Visos, edito con la Ilisso, L’arma dell’immagine e Lollas la città immateriale. Ha infine realizzato dei lungometraggi in qualità di regista, fra i quali segnaliamo Arcipelaghi (2001) e Su Re (2013).
Marisa Porcu Gaias
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Alessandra Borgogelli
ALESSANDRA BORGOGELLI si è laureata in Storia dell’arte medievale e moderna presso l’Università di Urbino. Attualmente insegna Storia dell’arte contemporanea al DAMS e Avanguardie storiche all’Università di Bologna. Le sue ricerche si sono concentrate soprattutto sull’Ottocento e sulle figure di A. Basoli, G. Boldini, F. P. Michetti, e sull’arte toscana ed emiliana della seconda metà del XIX secolo. Ha poi dedicato uno studio particolare su Edgard Degas, l’Espressionismo italiano, il Futurismo e l’Arte Povera. Ha dedicato numerosi studi anche all tendenze degli ultimi trenta anni rivolgendo una maggiore attenzione alle problematiche del recupero dell’artigianato confluiti anche in video andati in onda nel 1996 nella trasmissione televisiva “Fuori orario”. Per la Ilisso, insieme a G. Altea, ha scritto il volume Antonio Marras edito nel 2003.