Foiso Fois

FOISO FOIS (Iglesias 1916-Cagliari 1984) è stato un pittore, saggista e critico d’arte. Cresciuto a Cagliari, dopo un breve periodo in Toscana, nel 1939 si iscrisse alla facoltà di Economia, ma dopo poco, a causa della guerra, si trasferì a Firenze, dove entrò in contatto con l’ambiente artistico e definì il suo interesse per la pittura. Nel 1942, dopo essersi laureato, si spostò nel biellese ed entrò a far parte delle brigate partigiane. Durante la guerra nel 1944 fu arrestato dai nazisti e rilasciato dopo poco tenne la sua prima personale a Biella durante la quale conobbe L. Boffa Tarlatta che lo convinse ad iscriversi all’Accademia. Il 1949 segnò un punto di svolta con la mostra presso la Galleria Della Maria, grazie a una pittura innovativa, con suggestioni espressioniste e combinata ad accenti neorealisti. Negli anni ’40 e ’50 l’arte pittorica di Fois raggiunse la sua maturità coniugando espressionismo e neorealismo. Partecipò a mostre nazionali ed internazionali, aggiudicandosi tra i vari premi nel 1951 il Premio Suzzara. Tra il 1957 e il 1958 il pittore progetta un trittico ispirato al tema “La Sardegna verso l’Autonomia”; in realtà soltanto due tele verranno effettivamente realizzate: Eleonora d’Arborea e La rivoluzione di Giommaria Angioj, entrambe conservate presso la Presidenza della Regione Sardegna. Negli anni ’60 l’equilibrio raggiunto nelle opere degli anni ‘50 si incrina definitivamente, lasciando riaffiorare le pulsioni espressioniste che a volte, soprattutto dalla fine degli anni ‘60, si manifesteranno con inedita aggressività. Negli stessi anni affiancò l’attività didattica a quella pittorica, divenendo prima direttore del Liceo Artistico a Cagliari, poi titolare della cattedra di Discpline Pittoriche e preside. Nell’ultimo periodo della sua attività pittorica l’interesse per la natura sembrò dominare con paesaggi, fiori e piante dell’ambiente mediterraneo. Due personali a Cagliari chiudono il suo percorso espositivo nel 1981 prima della sua morte avvenuta nel 1984.

Salvatore Naitza

SALVATORE NAITZA nato a San Nicolò Gerrei nel 1932, allievo del professor Maltese, è stato storico dell’arte. Si è laureato a Cagliari e subito dopo aver conseguito la laurea ha intrapreso la carriera universitaria e si è dedicato alla ricerca. È stato professore di storia dell’arte contemporanea presso la facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Cagliari fino al 1996, anno in cui è prematuramente scomparso. Gran parte delle sue ricerche si sono concentrate su alcuni protagonisti della storia dell’arte della Sardegna come Foiso Fois, Carmelo Floris, Antonio Ballero, Salvatore Fancello e Costantino Nivola, sui quali ha pubblicato alcune monografie con la Ilisso edizioni. Oltre a queste pubblicazioni possiamo ricordare il volume Immagine e Somiglianza (2000), Una piazza per un poeta (1987) e Architettura dal tardo ‘600 al classicismo purista (1992).