Federico Melis

FEDERICO MELIS (Bosa 1891-Urbania 1969) pittore e ceramista, fratello degli artisti Melchiorre e Pietro, si trasferì giovanissimo a Cagliari dove fece studi tecnici. In quegli anni entrò in contatto con Francesco Ciusa del quale divenne suo collaboratore presso la sua manifattura ceramica fino al 1923, quando si mise in proprio con Ennio Dessy. Dal 1925 fu nominato direttore artistico della manifattura della Società Cagliaritana Lavorazione Ceramica ed espone alla Mostra d’arte di Cagliari. Partecipò poi alla Mostra Amatori e Cultori d’Arte di Roma e alla Fiera di Milano e nello stesso periodo aprì la Bottega d’Arte Ceramica insieme alla moglie Isa Casano. Nel 1931 si trafserì a Roma dove aprì una fornace, poi a Pesaro dove si dedicò all’insegnamento alla Scuola d’Arte della città. Nel 1944 venne chiamato ad Urbino per ricoprire la cattedra di Plastica all’Istituto di belle arti. Nel dopoguerra l’arte scultorea di Federico Melis si indirizzò verso l’espressionismo. Nel 1951 fondò insieme al fratello Melchiorre ed altri artisti la manifattura ceramica Metafora con sede ad Urbania. Morì nel 1969. Molti dei sui lavori sono oggi conservati nel Museo delle Ceramiche di Faenza.

Raimondo Zucca

RAIMONDO ZUCCA (Oristano 1954) si laurea in Lettere classiche con indirizzo archeologico all’Università di Cagliari nel 1979, con una tesi su “La città fenicia e punica di Neapolis”. Nel 1980 viene nominato Ispettore Archeologo presso la Soprintendenza Archeologica per le Province di Cagliari e Oristano. Tra il 1990 e il 1998 è stato ricercatore universitario in Epigrafia greca e romana presso l’Università di Roma, Tor Vergata e dal 1998 è professore presso l’Università di Sassari. Fa parte del Centro di studi interdisciplinari sulle province romane e del collegio docenti del dottorato di ricerca sul “Mediterraneo in età classica, Storia e culture” dell’Università di Sassari. Dal 1992 è inoltre curatore dell’Antiquarium Arborense di Oristano. Dirige scavi archeologici in Sardegna e all’estero, ed è autore di oltre 200 contributi tra articoli, libri, articoli su riviste e su Atti di convegni nazionali ed internazionali.

Gennaro Pesce

GENNARO PESCE (Napoli 1902 – Cagliari 1984) si laureò in Lettere a Roma nel 1927 e frequentò la Scuola Archeologica napoletana. Dopo aver lavorato presso le soprintendenze di diverse città, nel 1938 fu trasferito presso la Soprintendenza alle opere d’Antichità e d’Arte della Sardegna. Tuttavia tra il 1939 e il 1942, con la conquista della Libia abbandonò l’Italia per lavorare in Cirenaica, Grecia e Tripolitania. Il 1954 fu l’anno del suo ritorno a Cagliari dove volle applicare la filosofia di scavo sperimentata all’estero, svolgendo delle indagini sugli scavi di Tharros, che iniziò effettivamente nel 1956, dedicandosi contemporaneamente anche a quello di Nora. A partire dal 1950 ebbe inizio anche la sua carriera accademica presso l’università di Cagliari; in questi anni i contributi di Pesce all’archeologia romana in Sardegna furono numerosi e questa feconda stagione è ben descritta nel volume Sardegna punica. La sua ultima pubblicazione risale al 1972, Bithia, dedicata agli scavi di Nora.