Bartolomeo Castagnola

BARTOLOMEO CASTAGNOLA la biografia di Castagnola è difficile da ricostruire e le poche notizie che si hanno di lui sono relative ad alcuni atti notarili conservati alla’Archivio di Stato di Cagliari. Il suo nome compare in una controversia relativa alla committenza per i dipinti della cappella di S. Barbara nella chiesa degli agostiniani di Cagliari. L’unica opera datata e firmata risulta il grande polittico dipinto per la chiesa di S. Francesco a Oristano. In base a quest’opera si sono ipotizzate altre attribuzioni come il retablo della parrocchiale di Quartucciu, il ritratto di Eleonora d’Arborea a Cagliari presso il rettorato e la resurrezione di Lazzaro della chiesa del Sepolcro. È invece andata perduta ogni traccia della Fuga in Egitto delle collezioni prima De Candia e poi Roich. Il suo stile si inscrive perfettamente all’interno della cultura locale e si caratterizza per l’uso marcato di linee di contorno, rifiuto della terza dimensione e elementi tardo-gotici.

Pompeo Calvia

POMPEO CALVIA (Sassari 1857 – 1919) poeta, pittore, scrittore e critico d’arte, Calvia fu un uomo schivo e modesto, attento osservatore della società sassarese che trattò spesso nelle sue poesie con sottile ironia. Ebbe una vita piuttosto tranquilla, dedita alla famiglia, amici, arte e al lavoro. Dal 1880 lavorò come disegnatore presso la Compagnia Reale Ferrovie Sarde, fino al 1887 quando fu assunto presso l’Archivio comunale di  Sassari. Nel 1885 pubblicò un’ode a Victor Hugo, morto poco tempo prima, sulla rivista di E. Costa “La stella di Sardegna”. In molti lo ricordano al caffè Roma, mentre cantava in “facili versi” i clienti e i passanti, discuteva di arte e letteratura con amici. Proprio in questo contesto nacquero molti versi, raccolti nel 1892 in Nella Terra dei Nuraghes e nel 1912 i suoi componimenti in Sassari Mannu. Collaborò inoltre a diverse manifestazioni culturali, tra cui l’Esposizione d’arte antica e moderna del 1896. Morì a Sassari a 62 anni, nel 1919.