Giovanni Ciusa Romagna

GIOVANNI CIUSA ROMAGNA (Nuoro 1907-1958) importante pittore del ‘900, manifestò sin da piccolo la sua passione per il disegno, per questo nel 1922 studiò presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, dove rimase fino al 1925, anno della morte del padre, quando fu costretto a interrompere gli studi, che riprese dopo, e tornare in Sardegna. A partire dallo stesso anno partecipò a rassegne d’arte nazionali e soggiornò per brevi periodi a Venezia e a Roma. Decise di vivere nella sua isola e tra il ’32 e il ’34 diresse una scuola artigiana a Nuoro, poi a partire dal 1934 insegnò disegno nelle scuole magistrali. Organizzò numerose mostre a Nuoro e alcune d’arte sacra. La sua arte fu influenzata dallo stile Secessione degli inizi del secolo e questo si può notare in particolare in alcune opere: Processione (1931) e Paesaggi d’Oliena (1933). Dopo il primo periodo, durante il quale la grafia dei contorni fu preponderante, il colore trinfò sul disegno. Questo lo si può notare nell’opera Ragazza di Orgosolo (1933) e alcuni dipinti della serie Processioni. Dalla fine degli anni ’30 segno e chiaroscuro emersero con incisività, fino a fondersi con il colore e con il tratto. Ciusa Romagna morì nel 1958 a Nuoro.

Vittorio Lanternari

VITTORIO LANTERNARI (Ancona 1918-Roma 2010) etnologo italiano, è stato un  importante studioso delle religioni in particolare nelle prospettive antropologiche contemporanee. Ha avuto il merito di contestualizzare in senso storico i fenomeni religiosi creando connessioni con conflittalità politiche, sociali, economiche, etiche e ideologiche. È stato professore di Etnologia a Bari e a Roma. Di particolare importanza per comprendere il suo pensiero è il volume del 1960 Movimenti religiosi di libertà e di salvezza dei popoli oppressi. Negli anni ’70 ha svolto ricerche etnografiche in Ghana, studiandone il sistema agricolo e poi quello dell’area urbana, prestando attenzione alle chiese ed alle sette religiose. Per Ilisso edizioni ha curato il volume Il consumo del sacro.

Clara Gallini

CLARA GALLINI è professore ordinario di Etnologia all’Università di Roma La Sapienza. Studiosa della cultura popolare italiana e autrice di diversi libri, fra i quali: I rituali dell’“argia” (1967), Il consumo del sacro. Feste lunghe di Sardegna (1971), Dono e malocchio (1973), La Sonnambula meravigliosa (1983), Il miracolo e la sua prova. Un etnologo a Lourdes (1988). Ha curato diverse pubblicazioni postume di Ernesto De Martino, tra le quali La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali (1977), I viaggi nel Sud di Ernesto De Martino (1999) con Francesco Faeta e, da ultimo, il volume collettivo Patrie elettive. I segni dell’appartenenza (2003).