Giorgio De Chirico

GIORGIO DE CHIRICO (Volos 1888-Roma 1978) iniziatore e tra i principali esponenti della pittura metafisica, visse dapprima ad Atene poi si trasferì a Monaco e dal 1906 lavorò in Accademia con Klinger. Tra i suoi primi dipinti si possono ricordare L’Enigma dell’oracolo e L’Enigma d’un pomeriggio d’autunno dal forte carattere onirico, in cui oggetti reali si trovano in relazioni innaturali e insolite. Tra il 1911 e il 1915 visse a Parigi dove frequentò Apollinaire, Jacob e Picasso. Tornò poi in Italia e con Carrà creò la pittura metafisica caratterizzata da suggestioni fantastiche, originali accostamenti tra oggetti e stupefacenti associazioni di idee. Successivamente abbandonò il rigore della metafisica orientandosi verso una ripresa dei motivi classici e un realismo d’effetto d’ispirazione settecentesca. Numerosi furono gli autoritratti e i lavori nel settore scenografico. Fu anche autore di un romanzo dal titolo Hebdomeros (1930).

Filippo La Porta

FILIPPO LA PORTA (Roma 1952) è saggista, giornalista e critico letterario. Lavora come consulente editoriale ed è membro del comitato editoriale Gaffi. Collabora con diversi giornali, tra questi Il Corriere della sera, il Riformista, Il Messaggero, XL di Repubblica, Left e Domenica del Sole 24 ore. Tra le sue ultime pubblicazioni possiamo ricordare Uno guardo sulla città. Gli scrittori italiani contemporanei e i loro luoghi (2010) e Meno letteratura, per favore! (2010). Per la saggistica invece risulta importante il testo La nuova narrativa italiana. Travestimenti e stili di fine secolo (1994) che traccia una mappa degli scrittori e delle correnti italiane contemporanee. Nel 1997-98 ha vinto il Premio nazionale Latina per il tascabile La Bancarella. Per la Ilisso ha scritto la postfazione di Tristissimi tropici (2006), Ritorni e altre storie (2006) e Quelle cose scomparse, parole (2004).

Massimo Barone

MASSIMO BARONE è nato a Roma nel 1942. Il suo romanzo più conosciuto è Amici di chiave (Fazi, 1998), esilarante ritratto noir di una provincia borghese e perditempo.