Francesco Ciusa

FRANCESCO CIUSA (Nuoro 1883-Cagliari 1949) rimasto orfano da piccolo ottenne una borsa di studio grazie alla quale si formò presso l’Accademia di Firenze. Nel 1904, a Sassari, frequentò il poeta Salvatore Ruju, Sebastiano Satta, Giannetto Masala e Giuseppe Biasi e l’anno successivo modellò la famosa opera La madre dell’ucciso, esposta nel 1907 a Venezia vincendo il Premio Internazionale per la scultura. Nel 1908 si trasferì a Cagliari, si sposò e diede avvio al periodo più fervido della sua attività artistica, realizzando opere per la Sala dei Consiglieri del Palazzo Civico di Cagliari e la Basilica di Bonaria. Durante la prima guerra mondiale si dedicò ad opere minori e illustrazioni e nel 1919, spinto da necessità economiche, lavorò la ceramica, fondando a Cagliari la manifattura SPICA, che chiuse poi nel 1925 per dirigere la Scuola d’Arte Applicata di Oristano. Nel 1923 espose La cena dei morti e ricevette il Premio D’Onore per le sue ceramiche. Durante gli anni ’20 proseguì la realizzazione di opere su commissione per vari comuni dell’isola e privati. Nel 1934 modellò un busto per Mussolini e altre opere a carattere ufficiale ed espose presso la Galleria comunale di Cagliari. Alla fine degli anni ’30 si dedicò alla stesura di appunti autobiografici e realizzò il gruppo marmoreo per la Basilica di Bonaria di Cagliari La Madonna del Combattente e una delle sue ultime importanti opere Il fromboliere. Tra il 1943 e il 1945 i bombardamenti su Cagliari distrussero il suo studio e le opere presenti. Nel 1949 morì dopo una lunga malattia.

Rossana Bossaglia

ROSSANA BOSSAGLIA (Belluno 1925) storica dell’arte, è stata professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università di Pavia. Le sue ricerche, in particolare dagli anni Sessanta, si sono concentrate sul liberty italiano, soprattutto dal punto di vista architettonico. Su questa tematica ha curato diverse mostre, nel 1972 La Permanente di Milano, nel 1977 alla Galleria d’arte moderna di Bologna e nel 1981 alla Villa Malpensa di Lugano. Nel 1982 ha curato inoltre la mostra dedicata al bronzetto liberty a Padova, ed alcune monografiche come quelle su Raimondo D’Aronco a Udine e nel 1984 su Leonardo Bistolfi a Casale Monferrato. I suoi contributi sono numerosissimi, ha collaborato infatti con il canale televisivo RAIedu, sul Novecento italiano, e pubblicato con la Ilisso diversi volumi, tra questi: Dalla donna fatale alla donna emancipata. Iconografia femminile nell’età del DécoParlando con ArganSironi i tessuti e le arti applicateSironi e la V Triennale di MilanoFrancesco Ciusa, Nivola e Miti e Archetipi.