Aligi Sassu

ALIGI SASSU (Milano 1912- Pollença 2000) pittore e scultore, fu introdotto nel mondo artistico dal padre, legato da una forte amicizia con Carlo Carrà, all’età di sette anni. Ebbe una carriera estremamente precoce, nel 1927 espose in una galleria milanese e a sedici anni alla Biennale di Venezia. Si avvicinò presto alle avanguardie futuriste, firmando nel 1928 il Manifesto della pittura “dinamismo e riforma muscolare” dove si teorizzava la ricerca di forme nuove, dinamiche e antinaturalistiche. Fu in occasione della sua mostra milanese del 1930 che si delineò il superamento del futurismo e un avvicinamento al gusto dei primitivi, con nuove figure e tematiche della città e periferia industriale. Risiedette alcuni mesi a Parigi dove studiò a fondo Cezanne e Delacroix e al suo ritorno, dal 1935 circa, rafforzò i suoi ideali politici antifascisti e solo nel 1941 riuscì di nuovo ad esporre. Tra il 1947 e il 1950 visse a Varese, dedicandosi prevalentemente alla ceramica. Tornato in Sardegna dipinse soprattutto paesaggi e si avvicinò ai muralisti. Negli anni ’60 si trasferì in Spagna dove iniziò una pittura incentrata su personaggi mitologici e sperimentazioni con colori acrilici sempre più accesi. Negli anni ’80 espose in molte città italiane, europee e americane, creando tavole per la Divina Commedia. Nel 1996 donò 356 sue opere alla città di Lugano dove poi è nata la Fondazione Aligi Sassu e Selenita Olivares. Nel 2000, all’età di ottantotto anni morì nel giorno del suo compleanno.

Remo Bodei

REMO BODEI (Cagliari 1938) dopo la laurea e il perfezionamento all’università di Pisa ha proseguito i suoi studi presso a Tubinga, Friburgo e Heidelberg. A partire dal 1969 comincia il suo insegnamento universitario, prima a Pisa, poi a Cambridge e successivamente si sposta negli Stati Uniti. Dal 2006 insegna presso la UCLA di Los Angeles. I suoi interessi filosofici si sono concentrati inizialmente sulla filosofia classica tedesca, sull’idealismo, sulla cultura ed estetica del tardo ‘800 e successivamente sul pensiero utopistico e sulla filosofia politica contemporanea. I temi maggiormente trattati nei suoi ultimi lavori sono: la ricerca della felicità da parte del singolo, le attese collettive per una vita migliore, i vincoli politici e ideali che vincolano la nostra esistenza. Remo Bodei durante la sua lunga carriera ha pubblicato numerosissimi articoli, traduzioni ed edizioni di testi, volumi e saggi, aggiudicandosi diversi riconoscimenti tra cui nel 1992 il Premio Nazionale Letterario Pisa per la sezione saggistica e nel 2001 l’onorificenza di Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Salvatore Satta

SALVATORE SATTA (Nuoro 1902 – Roma 1975) dopo aver frequentato il liceo a Sassari, ottenne la laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti e si trasferì a Milano per esercitare il tirocinio di avvocato. Nel 1928 vinse il Premio Viareggio con La veranda. A partire dagli anni ’30 iniziò la sua carriera accademica come Professore in varie università italiane. Nel 1939 sposò Laura Boschian, con la quale ebbe due figli e si trasferì prima a Genova, poi a Roma. Durante gli anni della guerra pubblicò Teoria e pratica del processo, Guida pratica per il nuovo processo civile italiano e Istituzioni di diritto fallimentare, mentre ai decenni ’60 e ’70 risalgono opere monumentali quali Commentario al codice di procedura civile, Soliloqui e colloqui di un giurista. Nel 1970 ebbe inizio invece la stesura de Il giorno del giudizio, pubblicato postumo nel 1977 e tradotto in ben 16 lingue.