Giuseppe Gaggini

GIUSEPPE GAGGINI (Genova 1791-1867) scultore italiano dell’800, fu tra gli ultimi della sua generazione ad aderire al neoclassicismo. Si formò all’Accademia Ligustica prima con Traverso poi completò gli studi con Pacetti e Monti a Milano. A soli 15 anni, nel 1806 vinse la medaglia d’argento per una copia in gesso di Ercole Farnese e nel 1813 ricevette un premio, organizzato da Canova per giovani scultori e con lo stesso bassorilievo, La morte di Priamo, nel 1814 vinse il concorso governativo di Brera a seguito del quale si trasferì a Roma dove strinse amicizia con lo stesso Canova e B. Thorvaldsen. Nel 1823 ritornò a Roma e dal 1830 insegnò scultura all’Accademia Ligustica. Ricevette poi l’invito a recarsi in Piemonte dove Carlo Alberto gli commissionò alcune opere per i castelli reali di Torino, Racconigi e Pollenzo. L’Accademia Albertina di Torino nel 1836 lo nominò regio scultore e professore nella stessa, carica che tenne per circa un ventennio, finchè non fece ritorno a Genova, nel 1856. Nella sua città natale fu attivo fino alla sua morte, avvenuta nel 1867.

Luciano Carta

LUCIANO CARTA (Bolotana 1947) storico e dirigente scolastico in pensione, risiede a Quartu S. Elena. Laureato in Storia e Filosofia nell’Università di Cagliari, è stato docente delle due discipline nei Licei sardi. I temi di ricerca privilegiati dal prof. Carta sono stati la storia del movimento cattolico in Italia e la storia della cultura in Sardegna tra Settecento e Novecento, su cui ha pubblicato numerosi saggi e articoli. Tra i lavori più significativi si segnalano il volume 24° degli “Acta Curiaurum Regni Sardiniae” sull’attività degli Stamenti nel periodo della “sarda rivoluzione” (1793-1796), l’edizione critica dell’inno Procurade ‘e moderare barones sa tirannia e l’epistolario di Giovanni Spano in sette volumi, di cui già pubblicati presso la casa editrice Ilisso il 1° e il 2° volume relativi agli anni 1832-42 e 1843-55 con il titolo Giovanni Spano e i suoi corrispondenti. Di quest’opera è in corso di stampa il 3° volume (1856-60).