Gaston Vuiller

GASTON VUILLER (1846-1915) fu un famoso pittore francese, illustratore per opere di Chateubriand e saggista e collaboratore di diverse riviste fra cui Le Tour du monde e il Journal de voyages per il quale compì dei viaggi nelle Baleari, in Corsica e in Sardegna. Queste esperienze furono raccontante e illustrate attraverso ben sessantotto incisioni nel volume edito a Parigi nel 1893 dal titolo Impressions de voyage. È considerato uno dei migliori divulgatori della civiltà sarda sia per l’acuratezza e la documentazione delle sue descrizioni che per le illustrazioni che le accompagnano. Fu autore anche di altri volumi: Voyage aux iles Baléares (1888) e La Tunisie (1896). Dal 1892 si trasferì a Gimel, luogo dal quale rimase affascinato per la bellezza paesaggistica e per il quale lottò al fine di preservare l’incontaminatezza delle sue cascate.

 

Luciano Carta

LUCIANO CARTA (Bolotana 1947) storico e dirigente scolastico in pensione, risiede a Quartu S. Elena. Laureato in Storia e Filosofia nell’Università di Cagliari, è stato docente delle due discipline nei Licei sardi. I temi di ricerca privilegiati dal prof. Carta sono stati la storia del movimento cattolico in Italia e la storia della cultura in Sardegna tra Settecento e Novecento, su cui ha pubblicato numerosi saggi e articoli. Tra i lavori più significativi si segnalano il volume 24° degli “Acta Curiaurum Regni Sardiniae” sull’attività degli Stamenti nel periodo della “sarda rivoluzione” (1793-1796), l’edizione critica dell’inno Procurade ‘e moderare barones sa tirannia e l’epistolario di Giovanni Spano in sette volumi, di cui già pubblicati presso la casa editrice Ilisso il 1° e il 2° volume relativi agli anni 1832-42 e 1843-55 con il titolo Giovanni Spano e i suoi corrispondenti. Di quest’opera è in corso di stampa il 3° volume (1856-60).

Vittorio Angius

VITTORIO ANGIUS (Cagliari 1797 – Torino 1862) giovane sacerdote, laureatosi in Dommatica, fu insegnante di Retorica. Dal 1832 iniziò a viaggiare per la Sardegna, interessandosi a testimonianze archeologiche, storiche e demografiche. Tra il 1827 e il 1835 fu professore presso l’Università di Sassari. Fu poi costretto a trasferirsi a Cagliari, a causa dei contrasti con l’Ordine; l’Angius si batté per l’abbandono di punizioni corporali e pratiche educative più rispettose degli allievi. Dal 1832 al 1856 si occupò di redigere la monumentale opera Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna. Si dedicò inoltre all’attività giornalistica, scrivendo per alcune riviste, e nel 1840 si trasferì a Torino. Tra il 1848 e il 1853 ricevette un breve mandato parlamentare, prima a Lanusei, poi a Cuglieri, per poi dedicarsi di nuovo interamente agli studi. Tra il 1855 e il 1857 pubblicò due saggi sulla direzione degli aerostati e continuò gli studi sulla Sardegna, pubblicando a sue spese un opuscolo a integrazione del Dizionario. Morì nel 1862 a Torino, in estrema povertà e solitudine.