Mario Mossa de Murtas

MARIO MOSSA DE MURTAS (Sassari 1891-Rio de Janeiro 1966) dopo il liceo si laureò in Giurisprudenza. Coltivò l’interesse per le arti visive sin da giovane mostrando una certa apertura nei confronti delle principali correnti artistiche del primo Novecento. Dal 1906, insieme all’amico e conterraneo Biasi, viaggiò per la Sardegna alla ricerca dell’anima folklorica, come erano soliti fare molti artisti isolani dell’epoca, che si esprimeva attraverso la musica e i costumi. Partecipò ad alcune collettive, tra le quali nel 1914 e nel 1920 la Beinnale di Venezia. Scrisse per il “Giornale d’Italia”, firmandosi Il Sardo in frac e collaborò come illustratore alla rivista satirica “Numero” all’interno della quale entrò in contatto con Tarquinio Sini, con il quale qualche anno più tardi frequentò la cerchia dei futuristi. Nella capitale si dedicò anche alle tecniche di cortometraggi con disegni animati e sperimentazioni. Realizzò delle incisioni per la rivista L’Eroica di Ettore Cozzani e collaborò con il Corriere dei piccoli e il Giornalino della Domenica. Morì a Rio de Janeiro nel 1966.

Giuseppe Dessì

GIUSEPPE DESSÌ (Cagliari 1909-Roma 1977) trascorse l’adolescenza nel paese d’origine della famiglia, Villacidro, poi scelto come luogo poetico per le sue opere. Molteplici, fin da giovanissimo, le letture, anche filosofiche (Spinoza, Comte e Gentile), che si rifletterono più tardi sulla sua concezione artistica di scrittore e sceneggiatore. Nel 1936 si laureò in Lettere presso l’Università di Pisa. Dapprima insegnante, quindi Provveditore agli Studi in diverse sedi della Penisola, esordì come scrittore nel 1939 con la raccolta di racconti La sposa in città e con il romanzo San Silvano. Agli anni ’40 risalgono invece la pubblicazione di Michele Boschino (1942) e il forte impegno politico, partecipò, tra l’altro, alla fondazione della sezione sassarese del Partito Socialista. Tra i romanzi più importanti possiamo ricordare: I passeri (1955), Il disertore (1961) e Paese d’ombre, che gli valse il Premio Strega nel 1972. Morì a Roma nel 1977.