Marianne Sin Pfältzer

MARIANNE SIN PFÄLTZER (Hanau 1926-Nuoro 2015) grande fotografa tedesca, è cresciuta ad Hanau dove ha frequentato il collegio dando sin dall’inizio prova della sua attitudine all’artigianato e grande attenzione alla cultura materiale. Poco più che ventenne istituisce la “Internationaler Jugendbund” e nel 1947 la madre apre un piccolo atelier fotografico. Nel 1950 Marianne parte per la Sardegna come educatrice presso una famiglia e qui scatta numerose foto. Nel 1952 tornata in Germania a Monaco studia fotografia per anno e nel 1954 parte per la Francia acquisendo rigore compositivo e una tecnica ineccepibile e raffinata. Durante questo soggiorno frequenta gli atelier dei più noti fotografi dell’epoca e intraprende la libera professione. L’anno successivo torna in Sardegna, gira l’isola e scatta moltissime fotografie in vari paesi. Collabora con grandi agenzie fotografiche, in particolare tedesche, e si dedica alla ritrattistica di grandi artisti e personaggi di rilievo. Nel 1958 si associa alla BJV (Bayerische Journalisten-Verband) e nello stesso anno viene pubblicato un libro con le sue immagini dal titolo Sardegna quasi un continente e allestisce una mostra a Cagliari e a Roma, la prima di numerose che si svolgeranno nei decenni successivi. Tra le pubblicazioni dedicate alle sue fotografie possiamo ricordare: Mal di Sardegna. Alla scoperta dell’isola millenaria (1963); Sardinien (1964); Stummel (1969); Memorie di Sardegna. Venticinque foto-grafiche (1976). La fotografa continua per anni a girare per il mondo per il suo lavoro. Nel 1976 realizza una tecnica originale, la Foto-batik che la avvicina al mondo del design tessile. Al 2003 risale la sua ultima esposizione e dal 2005 si stabilisce definitivamente in Sardegna, dove risiede attualmente e collabora con la Ilisso.

Giulio Angioni

GIULIO ANGIONI (Guasila 1939) antropologo e romanziere, è stato dal 1981 professore di Antropologia culturale, nonché direttore dell’Istituto di Discipline socio-antropologiche,  presso l’Università degli studi di Cagliari. Dal 1992 presiede la Societé des Europeanistes con sede a Bruxelles e dirige la rivista internazionale “Europaea”. Ha vinto il Premio Giuseppe Dessì nel 2005, il Premio Internazionale Mondello nel 2006 e, nello stesso anno, il Premio Corrado Alvaro. Insieme a Sardonica, uscito in prima edizione nel 1984, ricordiamo tra le sue opere di narrativa: L’oro di Fraus (1988), Una ignota compagnia (1992), Millant’anni (2002), Assandira (2004), Alba dei giorni bui (2005), Le fiamme di Toledo (2006), La pelle intera (2007) e A fogu aintru (2008), quest’ultimo riedito dalla Ilisso, per la quale ha curato anche diversi volumi.

Salvatore Novellu

SALVATORE NOVELLU (Oristano 1967) fotografo e storico dell’arte e della fotografia. Ha realizzato campagne fotografiche di documentazione e l’allestimento di alcune mostre per diversi comuni della Sardegna e collaborato, in qualità di fotografo, con quotidiani e periodici regionali. Nel 2006 ha curato la sezione dedicata alla fotografia sul portale Sardegna Cultura della Regione Autonoma della Sardegna firmando diversi contributi redazionali sulla Storia della fotografia in Sardegna, dalle origini del ‘900, e note biografiche dei più grandi fotografi giunti nell’Isola. Dal 2004 ad oggi lavora presso la Ilisso Edizioni come curatore dell’archivio fotografico storico, occupandosi in particolare di ricerca sulla fotografia, della conservazione e dell’acquisizione di nuovi materiali fotografici d’epoca. Vanta diversi contributi a volumi sulla fotografia in Sardegna ed è coautore di diversi titoli dalla collana Fotografia della Ilisso; tra i più recenti: Marianne Sin Pfältzer, Paesaggi Umani (2012); Raffaele Ciceri. Fotografie di Nuoro e della Sardegna nel Primo Novecento (2012); Carlo Bavagnoli. Sardegna 1959. L’Africa in casa (2010).