Antonio Ballero

ANTONIO BALLERO (Nuoro 1864 – Sassari 1932) è quello che può definirsi un artista di transizione. Visse a cavallo tra Otto e Novecento, maturando la sua vocazione artistica prevalentemente a Nuoro. Dopo aver frequentato il liceo a Cagliari non proseguì gli studi universitari. Diviso tra l’esempio della Deledda e di Satta, fu un’artista-intellettuale curioso e versatile esitando a lungo tra pittura e letteratura. Tra le sue opere letterarie ricordiamo Don Zua e Vergini bionde. Di grande rilievo fu la sua carriera nell’arte figurativa, alle quale poi si dedicò interamente. Tra le sue opere più rappresentative possiamo ricordare l’Autoritratto al sole, esposto nel 1908 alla Quadriennale di Torino. Il suo intento artistico era quello di dare una nuova immagine alla Sardegna barbaricina, nei suoi miti, riti e tradizioni, ma soprattutto attraverso la solennità dei paesaggi, dei quali fu cantore. Insegnò in diversi istituti tra i quali  l’Istituto Artistico Industriale di Sassari. Nel 1919 sposò l’artista faentina Ofelia Verzelloni la cui devozione non venne mai meno neppure dopo le seconde nozze di Ballero.
Morì a Sassari nel 1932 e fu sepolto a Nuoro. Nello stesso anno furono organizzate due retrospettive una a Nuoro, all’ospedale San Francesco e l’altra a Cagliari presso la galleria Palladino.

Marcello Fois

MARCELLO FOIS (Nuoro 1960) è scrittore, commediografo e sceneggiatore. Nel 1986 si laurea in Italianistica presso l’Università di Bologna e tre anni dopo scrive il suo primo romanzo, Ferro Recente. Nel 1992 esce Picta con il quale vince il “Premio Italo Calvino” e nel 1997 per Nulla vince il “Premio Dessì”. L’anno successivo con Sempre caro si aggiudica il “Premio Scerbanenco” e con Dura madre nel 2002 il “Premio Fedeli” e nel 2007 quello alla carriera, “Premio Lama e trama”. Come scenneggiatore è impegnato in fiction televisive e opere teatrali. Recentemente ha scritto anche un libretto operistico tratto dal romanzo di V. Evangelisti Tanit. Nel 2007 ha vinto anche il Premio Super Grinzane Cavour, quello Volponi e quello Volponi e Alassio per la narrativa italiana con il romanzo Memoria del vuoto. Insieme ad altri intellettuali sardi è fondaore del Festival letterario di Gavoi L’isola delle storie.

Salvatore Novellu

SALVATORE NOVELLU (Oristano 1967) fotografo e storico dell’arte e della fotografia. Ha realizzato campagne fotografiche di documentazione e l’allestimento di alcune mostre per diversi comuni della Sardegna e collaborato, in qualità di fotografo, con quotidiani e periodici regionali. Nel 2006 ha curato la sezione dedicata alla fotografia sul portale Sardegna Cultura della Regione Autonoma della Sardegna firmando diversi contributi redazionali sulla Storia della fotografia in Sardegna, dalle origini del ‘900, e note biografiche dei più grandi fotografi giunti nell’Isola. Dal 2004 ad oggi lavora presso la Ilisso Edizioni come curatore dell’archivio fotografico storico, occupandosi in particolare di ricerca sulla fotografia, della conservazione e dell’acquisizione di nuovi materiali fotografici d’epoca. Vanta diversi contributi a volumi sulla fotografia in Sardegna ed è coautore di diversi titoli dalla collana Fotografia della Ilisso; tra i più recenti: Marianne Sin Pfältzer, Paesaggi Umani (2012); Raffaele Ciceri. Fotografie di Nuoro e della Sardegna nel Primo Novecento (2012); Carlo Bavagnoli. Sardegna 1959. L’Africa in casa (2010).