UMBERTO BOCCIONI (Reggio Calabria 1882 – Chievo 1916) pittore e scultore, fu uno dei principali esponenti del Futurismo. Trascorse la sua infanzia in diverse città italiane a causa degli spostamenti cui era costretto il padre per motivi di lavoro. A Catania ottenne il diploma tecnico e a cavallo tra ‘800 e ‘900 iniziò a collaborare con alcuni giornali locali e a scrivere il suo primo romanzo Pene dell’anima. Nel 1901 si trasferì a Roma dove apprese i primi rudimenti di pittura e conobbe Severini, Balla e Sironi, con i quali strinse una duratura amicizia. Nel 1907, dopo un viaggio all’estero, si iscrisse al Regio Istituto di Belle Arti di Venezia e iniziò le prime esperienze di incisione. Lo stesso a Milano divenne amico di Romolo Romani e Previati e divenne socio della Permanente. Nel 1910 incontrò il gruppo dei divisionisti e scrisse con altri esponenti il Manifesto dei pittori futuristi. Le sue opere, pittoriche e scultoree seppero sempre esprimere efficacemente concretezza della materia e l’idea dello spostamento nello spazio. Nel 1915 partecipò alla prima guerra mondiale come volontario e l’anno successivo morì cadendo da cavallo a Chievo, dove oggi si trova la sua lapide commemorativa.
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Umberto Zanotti Bianco
UMBERTO ZANOTTI BIANCO (Creta, 1889), archeologo, saggista, scrittore, spese gran parte della sua esistenza in un’instancabile azione di promozione sociale e culturale del Sud, ed in particolare della fascia aspromontana. Tra il 1910 e il 1928 creò centinaia di asili, scuole, corsi serali, biblioteche popolari, ambulatori antimalarici e colonie montane; fondò la rivista Archivio Storico per la Calabria e la Lucania, avviò una Collezione di Studi Meridionali, che si tradusse in un impulso fondamentale per lo sviluppo delle ricerche storico-archeologiche; diede vita alla società Magna Grecia, per finanziare importanti campagne di scavi archeologici nel Sud. Durante il fascismo fu impegnato in innumerevoli attività sociali e civili, motivo per cui fu sorvegliato e limitato nelle sue attività; nel 1941 fu arrestato. Fu tra i fondatori di Italia Nostra e delle Croce Rossa Italiana. Nel 1952 fu nominato senatore a vita. Svolse una notevole attività di parlamentare, indirizzata soprattutto alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale e ai problemi della scuola. Morì a Roma nel 1963.
Aldo Maria Morace
ALDO MARIA MORACE (Reggio Calabria 1950) è professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università di Sassari, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e direttore della Scuola di Dottorato in Scienze dei sistemi culturali. Ha pubblicato saggi sui più grandi scrittori fra i quali Dante, Tasso, Campanella, su autori dell’800 e del ‘900. È socio ordinario dell’Accademia dell’Arcadia, di quella del Parrasio e della Società Internazionale di Studi Francescani, presidente della Fondazione “Corrado Alvaro”, direttore delle collane “Scrittori di Calabria” e “Studi e testi alvariani” e della rivista “Crocevia”. Nel 1991 ha vinto il Premio “Giuseppe Calogero” per la saggistica; nel 2000 ha vinto il XIV premio “Magna Grecia”; nel 2003 il premio “Anassilaos” per la ricerca; nel 2007 il premio speciale Grinzane-Pavese. È presidente del premio “Corrado Alvaro” e componente della commissione giudicatrice del premio “Grazia Deledda” e del premio “Cala di Volpe”. È inoltre ideatore e realizzatore del parco letterario dedicato a Corrado Alvaro.