Camillo Mariani

CAMILLO MARIANI (Vicenza 1567-Roma 1611) si formò nell’ambiente vicentino in scultura. Uno dei lavori più importanti ai quali si dedicò fu quello decorazione della scenafronte del teatro Olimpico di Vicenza insieme ad Andrea Palladio nel 1585. Lavorò inoltre per la famiglia Gualdo e tra il 1595 e il 1957 eseguì a Vicenza alcune statue per il coronamento della basilica Palladiana. Nel periodo successivo lavorò a Roma dove esordì nella basilica Lateranense collaborando con P.P. Olivieri. Ricevette importanti incarichi d Clemente VIII in occasione del giubileo tra il 1599 e il 1600. Celebri furono inoltre le sei statue a grandezza naturale raffiguranti i membri della famiglia Corsaro realizzate per la loro villa a Piombino Dese, vicine alle opere di Alessandro Vittoria per espressività e senso di movimento. Tra il 1604 e il 1607 fu accademico di S. Luca. Tra i suoi ultimi lavori si possono ricordare i modelli per la statua di S. Giovanni Evangelista e per il rilievo con la Presa di Strigonia per la tomba di Clemente VIII.

Maria Grazia Scano Naitza

MARIA GRAZIA SCANO NAITZA ha insegnato, fino al 2012, come docente ordinario Storia dell’Arte moderna presso la facoltà di Beni culturali di Cagliari. È stata allieva e poi assistente del professor Corrado Maltese per la cattedra di Storia dell’Arte medioevale, interessandosi prevalentemente alla pittura del ‘600 e del ‘700 a Cagliari. Le sue ricerche sull’arte figurativa si sono estese poi a tutta l’isola, alla scultura, agli arredi lignei e marmorei e alla struttura delle immagini. Da queste indagini ne derivano numerosi scritti di carattere scientifico su riviste specialistiche. I volumi Pittura e scultura del ‘600 e del ‘700 e Pittura e scultura dell’Ottocento mettono in luce quadri originali e ricchi di inediti della storia artistica sarda. Numerosi sono anche gli scritti sull’arte contemporanea, soprattutto sul disegno, l’incisione e la grafica, tra questi le grandi monografie per la Ilisso, come Antonio Ballero (1989), Carmelo Floris (1993), Felice Melis Marini (1994) e Leinardi. L’opera grafica (1998).