Antonio Mura

ANTONIO MURA (Aritzo 1902- Firenze 1972) dopo il diploma classico si trasferì a Roma dove frequentò l’Accademia delle Belle Arti. Nel 1925 iniziò ad esporre con l’opera La sposa e negli anni ’30 partecipò alle più importanti rassegne regionali e nazionali viaggiando tra Firenze, Milano e Venezia. Tra il 1936 e il 1940 tenne studio a Roma. Alla fine degli anni ’30 partecipò anche a rassegne internazionali, a Varsavia e Chicago e nel 1937 realizzò il famoso Ritratto del cardinale Pacelli per l’Università cattolica di Washington. Mura fu pittore e incisore di indiscussa fama, artista completo, xilografo, si distinse soprattutto per i soggetti di carattere sacro. Per la Basilica di Bonaria di Cagliari realizzò sei pale d’altare. Espose fino agli ultimi anni della sua vita in Italia e all’estero, nel 1961 a Beirut in occasione di una mostra organizzata da U. Apollonio e N. Dessy. Morì a Firenze nel 1972 a seguito di un intervento chirurgico.

Dante Maffia

DANTE MAFFIA (Roseto Capo Spulico 1946) è romanziere, saggista e poeta. Si è dedicato per molto tempo all’attività di ricerca e di insegnamento nella cattedra di Letteratura italiana dell’Università di Salerno diretta da Luigi Reina e tiene conferenze in tutto il mondo. È fondatore di riviste prestigiose come “Il Policordo”, “Poetica” e “Polimnia”, collaboratore di svariate riviste e giornali, corrispondente de “La Nacion” di Buenos Aires e ha curato la rubric dei libri per RAI 2. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2004 lo ha insignito della Medaglia d’Oro per i suoi meriti culturali. Le sue opere sono state tradotte in numerose lingue. Il suo lavoro più importante è Il romanzo di Tommaso Campanella del 1996. Infine, per quanto riguarda la poesia sono da segnalare Lo specchio della mente e Il canto della rana e dell’usignolo.

Grazia Deledda

GRAZIA DELEDDA (Nuoro 1871-Roma 1936), segnata dalla determinante influenza della sua famiglia «un po’ paesana e un po’ borghese», e dalla comunità agro-pastorale del natio borgo barbaricino, frequentò le scuole fino alla quarta elementare per poi dedicarsi ad una appassionata e proficua esperienza di “lettrice autodidatta”. Appena diciassettenne, iniziò a collaborare con le più importanti riviste e periodici dell’epoca. L’11 gennaio del 1900 si sposò con Felice Madesani e, qualche mese dopo, si trasferì a Roma. Nel 1927, il 10 di dicembre, l’Accademia Svedese le conferì il Premio Nobel per la letteratura per l’anno 1926. È considerata una delle più grandi scrittrici del ’900, la cui sterminata produzione letteraria è formata da innumerevoli racconti, romanzi, prove teatrali e da oltre quattrocento testi novellistici.