Francesca Devoto

FRANCESCA DEVOTO (Nuoro 1912-1989) di famiglia benestante, studiò presso lo studio fiorentino della pittrice Nerina Simi ed espose, riscuotendo un certo successo, nel 1935 alla VI Mostra Sindacale di Nuoro e l’anno successivo a Cagliari alla Galleria Palladino. Grazie alle favorevoli condizioni economiche della famiglia riuscì ad aprire un proprio studio. Predilesse scene reali e quotidiane piuttosto che di folklore, prive di caratteri regionalistici. La sua pittura si caratterizzò per l’indagine del soggetto e la specificità degli individui ritratti. Si dedicò anche alle vedute d’interno, dipigendole in maniera minuziosa, di gusto prettamente miniaturistico e aventi come soggetto il suo studio Decò o ambienti di stile moderno dove la figura umana era parte d’elemento d’arredo. Dopo una pausa durante la guerra riprese a dipingere nel suo studio e morì a 77 anni, nel 1989, nella sua città natale.

Mario Specchio

MARIO SPECCHIO (Siena 1946 – Montepulciano 2012) è stato scrittore, poeta, saggista, critico letterario e traduttore e professore associato di Lingua e letteratura tedesca presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Siena. Ha scritto numerosi saggi su grandi scrittori come Hesse, Goethe e Rilke. È stato grande amico di Antonio Tabucchi. Centrale per lui è stata anche la figura dello scrittore Romano Bilenchi. Legato alla poetica di Mario Luzi, esordì nel 1974 in poesia con il volume A piene mani. Ha pubblicato inoltre nel 1999 Nostalgia di Ulisse, nel 2007 Da un mondo all’altro e una raccolta di racconti nel 2004 da titolo Morte di un medico. Tra le sue traduzioni spiccano invece Urfaust di Goethe, rappresentato alla Biennale di Venezia nel 1985 e Poesie alla notte e La vita di Maria di Rilke.

Grazia Deledda

GRAZIA DELEDDA (Nuoro 1871-Roma 1936), segnata dalla determinante influenza della sua famiglia «un po’ paesana e un po’ borghese», e dalla comunità agro-pastorale del natio borgo barbaricino, frequentò le scuole fino alla quarta elementare per poi dedicarsi ad una appassionata e proficua esperienza di “lettrice autodidatta”. Appena diciassettenne, iniziò a collaborare con le più importanti riviste e periodici dell’epoca. L’11 gennaio del 1900 si sposò con Felice Madesani e, qualche mese dopo, si trasferì a Roma. Nel 1927, il 10 di dicembre, l’Accademia Svedese le conferì il Premio Nobel per la letteratura per l’anno 1926. È considerata una delle più grandi scrittrici del ’900, la cui sterminata produzione letteraria è formata da innumerevoli racconti, romanzi, prove teatrali e da oltre quattrocento testi novellistici.